• Tutti i nostri prodotti sono naturali perché contengono esclusivamente ingredienti che la natura ci offre. Naturale è però una parola abusata, piegata troppo spesso alle esigenze commerciali. È bene spiegare cosa faccia la differenza.
    Un cosmetico naturale è per noi quello che non interferisce con il microbiota residente della pelle ma lo sostiene. I nostri saponi fanno tutto questo, non interferiscono negativamente con la flora microbica aiutandola ad attivare l’effetto barriera verso i patogeni.
    I tensioattivi naturali dei nostri saponi, che si formano durante la saponificazione, sono molto delicati, perché composti dai sali di acidi grassi che detergono la cute per affinità, senza distruggere lo strato idrolipidico che, anzi, viene rafforzato.

    Nel 2008 l’NHI (National Institutes of Health) ha promosso l’ “Integrated Human Microbiome Project”, ossia la caratterizzazione della diversità microbica che vive in cinque siti caratteristici del corpo umano (intestino, cute, naso, cavità orale e vagina).

  • Il microbioma umano – il patrimonio genetico dei microrganismi che vivono sull’intero organismo umano – è superiore al patrimonio genetico del corpo umano stesso e la nostra vita è supportata dalla presenza dei microrganismi che vivono in noi.
    Più di un miliardo di microrganismi popolano un centimetro quadrato di pelle. La maggior parte dei microrganismi presenti sono definiti residenti: sono di tipologie relativamente costanti, si rinnovano e ripristinano, più o meno velocemente, nei loro micro-habitats dopo qualsiasi perturbazione cutanea. Sono considerati commensali e vivono in simbiosi mutualistica contribuendo al benessere della pelle attraverso la produzione di molecole protettive o antibiotici naturali.

    L’altro gruppo di microrganismi, detti transitori, è presente in maniera temporanea e casuale per poche ore o giorni: non sono patogeni, a meno che vengano a mancare le funzioni-barriera della pelle e della flora residente.


  • Da decenni conosciamo l’importanza vitale della flora intestinale e gli addetti ai lavori conoscevano bene la presenza della flora microbica cutanea, eppure la cosmesi ha sempre trattato la pelle come un organo sterile ed il microbiota non viene considerato un prezioso alleato della pelle ma una popolazione negativa da combattere.
    Non passa settimana che non vengano pubblicate, nel mondo intero, ricerche che attribuiscano poteri straordinari al microbiota cutaneo.