Una foto del 1971, mi ritrae accanto a quelli che erano i più preziosi gioielli di tecnica microbiologica di allora: i fermentatori Chemap. Ho lavorato per 20 anni con quella tipologia di apparecchiature, coltivando le più disparate tipologie di microrganismi, sia in colture pure che miste, colture batch o fermentazioni in continuo. Le ricerche a cui ho partecipato hanno spaziato dalle tecniche tradizionali a quelle di ingegneria genetica. Ho sempre avuto con i microrganismi un rapporto di “amicizia”, anche perché li ho sempre asserviti alle mie esigenze, sfruttandoli per i loro metabolismi. Contrariamente alla cultura attuale della pulizia e della disinfezione che aspira ad avere sempre più ambienti asettici, l’uomo si è sempre affidato alla presenza naturale nei vari ambienti dei microrganismi: che si tratti di fermentazione alcolica, produzione di formaggi, fermentazione delle verdure ecc…; in fondo sono loro che ci permettono di vivere su questa terra arricchendola di humus.
Nonostante fossi stato sempre cosciente della loro presenza attorno e su di me, non avrei mai creduto che potesse esistere così tanta simbiosi dei microrganismi con l’uomo. E’ quanto emerge dai risultati degli studi sul Microbioma Umano iniziati nel 2008; il nostro corpo risulta più complesso di quanto si pensasse, l’interazione tra microrganismi, organi e cellule umane è ancora tutto da scoprire.
Non avrei mai immaginato che su un centimetro quadrato di pelle vivessero più di un miliardo di microrganismi e che da loro dipendesse l’effetto barriera verso i patogeni. Microbiota e Pelle è un tutt’uno, non possono essere disgiunti. E’ quindi importante che quanto o cosa mettiamo sulla pelle sia compatibile con i microrganismi che ci vivono sopra, compatibilità che: saponi di sintesi, disinfettanti, creme, antibatterici e i farmaci stessi non hanno. Ecco il motivo dell’esplosione ormai incontrollata delle varie patologie, cronicizzate, della pelle: dalle dermatiti alla psoriasi, alla rosacea ecc. Per quanto mi riguarda ho invece avuto la conferma che i saponi naturali, quelli ottenuti per saponificazione diretta degli oli, sono gli unici che rispettano i microrganismi della pelle, anzi con il velo di oli che rilasciano sulla cute nutrono la flora microbica e ripristinano l’effetto barriera del Microbiota.