COVID 19, COME CI SIAMO ARRIVATI?
Molti immunologi, virologi, “tuttologi”, hanno la risposta pronta a questa domanda.
In questi giorni, sulla stampa e in televisione, ne abbiamo sentite tante, diverse le une dalle altre. Non ho, però, ancora ascoltato l’opinione a riguardo di qualche microbiologo esperto di Microbiota Umano, che potrebbe aiutare a leggere differentemente la realtà, visto che verrebbe supportata dalle ricerche svolte in questi ultimi 15 anni attraverso l’Human Microbiome Project.
Sono un microbiologo ricercatore che ha impiegato 30 anni della sua vita a coltivare microrganismi; gli ultimi 10 li ho passati, per interesse personale, a seguire gli studi sul Microbiota Umano che settimana dopo settimana stanno sfornando conoscenze inaspettate.
È ormai acclarato che il Microbiota Umano ha un ruolo benefico essenziale nella salute degli individui: la biodiversità di questa flora microbica è essenziale per la creazione del nostro sistema immune fin dal giorno della nostra nascita. Purtroppo nei paesi occidentali abbiamo sempre visto i microbi come organismi da combattere, perchè la nostra cultura li ha sempre associati alle più terribili malattie che di volta in volta sono state causa di distruttive epidemie quali peste e colera. Da più di 80 anni abbiamo impostato l’igiene quotidiana personale e degli ambienti nei quali viviamo alla massima pulizia, con l’utilizzo di prodotti sempre più antimicrobici: più siamo sterili meglio è! Lo stesso microbiota che ci veniva trasmesso dagli animali degli allevamenti ha ridotto la sua biodiversità con l’uso massiccio degli antibiotici in questo campo. Gli stessi spazi di vita (grandi palazzi, grattacieli, cementificazione, poco verde urbano) non sono certo l’ideale per la riproduzione dei microrganismi dell’ambiente che ci circonda, che hanno bisogno di materia organica. Ma la cosa più dannosa per la biodiversità del Microbiota Umano è stata forse la smodata ricorrenza agli antibiotici per combattere qualsiasi infezione. Da ultimo, ma non per importanza, lo stile di vita alimentare, che ci ha fatto apprezzare alimenti sempre più raffinati, poveri di fibre, limitando nel nostro intestino la proliferazione dei probiotici, quei microrganismi buoni di cui la natura ci ha sempre arricchito fin dai primi giorni di vita. Siamo insomma a contatto quotidiano con sempre meno tipologie di microrganismi. Il risultato della lotta al Microbiota e alla sua Biodiversità siamo noi occidentali, anche come parte di questo processo, con un sistema immune insufficiente, che ha, di contro, sviluppato intolleranze, allergie e malattie autoimmuni.
Vi siete mai chiesti perchè gli individui reagiscono in maniera differente al COVID 19?
Al di là della natura multifattoriale delle risposta personale al virus, potremmo così sintetizzare la risposta: per il differente sistema immune.
… ma cosa contribuisce a definire il nostro sistema immunitario?
Di questo avevo piacere: aprire nuove domande più che chiuderci in ulteriori risposte.
Terrei molto a precisare che le misure di disinfezione e pulizia messe in atto e suggerite dalle istituzioni, nonostante a qualcuno potessero sembrare in contrasto con quanto da me esposto, sono le uniche che attualmente possono arrestare il contagio.